POWERLIFTING TRAINING

Siete appassionati di allenamento con i pesi, da anni vi allenate con i programmi che avete trovato sul web o vi fate consigliare dal tizio più grosso del piccolo paese dove vivete. Avete cominciato con l’idea di modificare il vostro corpo, aumentandone le masse e migliorandone la definizione muscolare. Non avete intenzione però, di diventare agonisti nell’ambito degli sport dell’estetica.

I primi anni sono abbastanza soddisfacenti e qualsiasi programma può apparire produttivo. Ma dopo il periodo iniziale, che appunto dura qualche anno, i risultati iniziano a ridursi ed insieme ad essi si abbassano anche i livelli di impegno, determinazione e arriva la fase di stallo sia fisica che mentale. A questo punto tutti quelli che ricercano l’informazione per arricchire il proprio bagaglio di conoscenza, spinti dalla voglia di uscire dalla fase di stallo in cui sono sprofondati, si indirizzano verso uno sport che invece di essere incentrato sul solo fine estetico, che ha come caratteristica unica il sollevamento dei pesi per migliorare la prestazione.

Chi si approccia al “powerlifting training” per la prima volta, noterà in primis una sostanziale differenza in termini di percezione e modalità di allenamento. Improvvisamente le pause si allungheranno, i movimenti cambieranno, i carichi aumenteranno o diminuiranno in base al tipo di esecuzione adottata in precedenza ed i muscoli in un primo momento sembreranno non lavorare adeguatamente. Questo perché, allenandosi con programmi incentrati sull’aumento della capacità di contrazione si evita di saturare le cellule muscolari di acido lattico attraverso un tempo sotto tensione minore. Ne scaturisce una congestione muscolare ridotta, ma a favore di una maggiore pienezza e densità nelle settimane successive all’inizio del programma. In risposta alle prime fasi di allenamento incentrato sul powerlifting, miglioreranno tutti i carichi sollevati grazie all’adattamento del sistema nervoso centrale che consentirà un reclutamento più efficiente delle unità motorie ad elevata soglia di attivazione. Questi aumenti andranno a generare grande entusiasmo e questo aspetto è fondamentale per il passaggio definitivo alla pratica del powerlifting. A questo punto questo nuovo metodo di allenamento, non solo viene visto dal praticante come un modo per uscire da una fase di stallo, ma potrebbe divenire l’unico e solo modo di allenarsi per il resto della vita sportiva.

Approcciarsi al powerlifting è piuttosto semplice per chi già viene da anni di allenamento con i pesi ed i carichi miglioreranno per via dei fattori che ho spiegato in precedenza, come anche densità e pienezza muscolari. La fase difficile arriva quando i progressi si arrestano e subentra anche qui lo stallo. A differenza degli sport dediti all’estetica però, nel powerlifting ogni cosa è quantificabile e misurabile, quindi è molto difficile che subentri la psicologia soggettiva dell’atleta, che magari potrebbe andare a vedere dei cambiamenti che in realtà non si stanno verificando. Molto spesso mi è capitato di interagire con persone convinte di aver ottenuto un cambiamento fisico grazie ad un determinato esercizio o alla somma di diversi esercizi, nonostante questo non poteva essere provato, poiché ne le misure corporee ne la quantità di grasso a parità di misure erano cambiate. La tesi sostenuta da queste persone, è che il muscolo o i muscoli in questione abbiano “cambiato forma”. Queste convinzioni non solo non sono e non saranno mai supportate da dati certi, ma causano nella mente del soggetto un blocco mentale molto difficile da superare.

Nel powerlifting, invece, possono essere valutati sia i carichi che il modo in cui vengono sollevati in termini di tecnica. Se sollevo di più sono più forte, oppure se sollevo sempre lo stesso carico, ma meglio o per più ripetizioni, ho ugualmente ottenuto un miglioramento in termini di forza. Se invece questo non avviene, significa che il programma va rivisto, modificandone la struttura in modo tale da renderlo maggiormente produttivo. Questo rende il powerlifting uno sport concreto, che consente di programmare i risultati nel breve, medio e lungo periodo con molta più facilità rispetto al bodybuilding o agli altri sport che hanno come criterio di valutazione l’aspetto fisico. Con ciò non vorrei però essere frainteso, poiché anche negli sport dell’estetica bisogna pianificare delle strategie per raggiungere gli obiettivi. Il problema è che risulta molto più complicato determinare quanto i muscoli possano svilupparsi in base agli allenamenti che si pianificano, in quanto l’ipertrofia muscolare è un insieme di processi multifattoriali dipendenti dalla genetica, dal metabolismo e dall’equilibrio ormonale. Da questi fattori dipende il ritmo di miglioramento e tale ritmo non è mai costante e continuo, ma subisce un andamento altalenante.

Quando invece si segue una programmazione di powerlifting, in vista di una competizione o semplicemente per incrementare i propri massimali, è possibile stabilire con molta attendibilità dove si vuole arrivare ed in quanto tempo, in base alla valutazione dei dati a disposizione all’inizio della programmazione. Il ritmo dei miglioramenti in questo caso sarà gestito da fattori quali tipologia di programmazione, anzianità dell’atleta, condizione di forma e determinazione. Supponendo che un atleta sia in grado di eseguire tre ripetizioni di squat con 180 kg e che sia anche capace di eseguire questi sollevamenti con regolarità, per pianificare un miglioramento del 3% e quindi per riuscire a sollevarne 185 per lo stesso numero di ripetizioni, sarà necessario programmare una progressione tale da portare a compimento l’obiettivo. Supponendo che tutto vada per il verso giusto e che l’atleta mantenga la determinazione necessaria per raggiungere il risultato, tutto ciò può essere realizzato in un numero x di settimane. Al contrario pianificare i miglioramenti dal punto di vista estetico, può essere fatto basandosi solo su dati ipotetici, perché il ritmo fisiologico di ognuno di noi non è mai proporzionato alle nostre ambizioni. Per questo motivo mi sento di consigliare a chi vuole fare dell’allenamento con i pesi uno sport a tutti gli effetti, costituito da risultati quantificabili e documentabili, di passare al powerlifting training.