ALLENAMENTO E DIETA SPECIFICI PER MORFOTIPO

L’altro giorno la palestra era quasi vuota, c’erano soltanto due ragazzi, quindi potevo dedicarmi bene al loro allenamento.

Dopo un po’ mentre ognuno eseguiva i propri esercizi, ho notato che casualmente erano due soggetti completamente opposti.

Stavo constatando direttamente sul campo, le reali e sostanziali differenze tra un ECTOMORFO ed un ENDOMORFO.

Si trattava di due soggetti classificabili morfologicamente come “purosangue”, nel senso che presentavano tutte le caratteristiche facenti parte al proprio morfotipo di appartenenza e quasi zero elementi facenti parte agli altri due.

Pelle qualitativa (molto liscia e fine) e vascolarità impressionante accompagnate da ossa piccolissime e volumi muscolari inesistenti erano evidenti nel soggetto ectomorfo, mentre l’endomorfo era robusto con ossatura importante e con la pelle poco qualitativa (spessa e ruvida all’apparenza).

Ovviamente l’ectomorfo aveva pochissimo grasso mentre l’endomorfo presentava molto tessuto adiposo.

I due soggetti casualmente avevano età simile, problemi respiratori (non sono caratteristiche che riguardano in particolare queste due tipologie di morfotipo, ma in questo caso era un altro punto in comune) e stessa esperienza in palestra (qualche mese nel corso di diversi anni).

Dopo questa breve valutazione ho iniziato a riflettere ed ho elaborato una mia personale tesi su questo argomento.

 

QUANTA IMPORTANZA DARE AL MORFOTIPO DI APPARTENENZA QUANDO SI STRUTTURANO ALLENAMENTO E DIETA PER AUMENTARE FORZA E MASSA MUSCOLARE

 

A livello embrionale si sviluppano i tre elementi somatici che caratterizzano i somatotipi o morfotipi.

Quello che sappiamo è che queste caratteristiche sono strettamente correlate al carattere del morfotipo ed alla predisposizione a sviluppare determinante caratteristiche corporee rispetto ad altre.

La psicologia costituzionale è la scienza che collega le diverse costituzioni con i tipi di temperamento.

Ciò che ne consegue è il legame quasi inestricabile tra la costituzione fisica di base e ciò che possiamo ottenere allenandoci.

Questi fattori sono delle verità scientifiche indiscutibili, ma il desiderio di voler diventare enormi e fortissimi può sfidare ogni legge biologica.

Attraverso l’allenamento con i sovraccarichi e la manipolazione a livello sia quantitativo che qualitativo del cibo, possiamo modificare il nostro corpo.

Le molte informazioni a nostra disposizione possono però creare dei dubbi che molte volte ci portano fuori rotta e ci allontanano dall’ottenimento dei risultati.

 

ESISTONO ECTOMORFI GRASSI ED ENDOMORFI MAGRI?

 

Torniamo ai due soggetti della mia personale valutazione e riflettiamo su ciò che li ha portati a sviluppare al 100% le caratteristiche previste dalla loro genetica.

Se i genitori sono endomorfi o comunque in sovrappeso, è molto probabile che i figli crescendo in quel contesto familiare saranno più propensi a diventane robusti.

Per contesto mi riferisco al fatto di “vivere per mangiare”.

In queste famiglie ci saranno sempre gli stipetti delle cucine stracolmi di cibi che contengono amidi, zuccheri semplici e grassi industriali.

Questo genere di stile di vita porterà i figli a consolarsi con il cibo in qualsiasi momento della loro esistenza, ma la colpa non è dei genitori poiché essi a loro volta saranno cresciuti in delle famiglie in cui si viveva per mangiare. Attraverso i bei ricordi si generano i legami che tengono unite le famiglie per tutta la vita.

Nel caso dei soggetti ectomorfi è probabile che siano cresciuti in ambienti familiari in cui il cibo assumeva un ruolo marginale e quindi si tratta di persone il cui carattere si è forgiato attraverso altri avvenimenti positivi legati alla famiglia.

Per snaturare completamente il concetto, proviamo però ad estremizzare le situazioni. Ottenere più muscoli e forza possibile è un’estremizzazione, quindi è necessario per comprendere alcuni concetti o provare a farlo.
Un endomorfo che si sotto-alimenta per mesi, può raggiungere livelli di sottopeso patologico.

Allo stesso tempo un ectomorfo sovralimentato per anni può diventare obeso.

Sono entrambe condizioni generate da eccessi. Voler ottenere l’aspetto di un bodybuilder rappresenta un eccesso, perché richiede di seguire un allenamento specifico associato ad una dieta che non avrà nulla a che fare con l’esigenza psicologica del soggetto e nemmeno con le sue tradizioni familiari.

Attraverso questa consapevolezza ho maturato l’idea di lasciar perdere tutte le linee guida che inquadrano all’interno di differenti schemi specifici, le pratiche di allenamento ed alimentari, adatte ad ottenere più muscoli e meno grasso.

Proprio perché l’obiettivo è comune, a mio modo di vedere, dovrebbero esserlo anche le pratiche messe in atto per raggiungerlo.

 

E’ CORRETTO ELABORARE UNA DIETA SPECIFICALA PER OGNI MORFOTIPO?

 

Esiste quindi una dieta per ogni morfotipo?

Non ne sarei così convinto, ciò che accomuna chi ambisce a diventare più grosso, più definito e più forte possibile senza l’utilizzo della farmacologia, è il rapporto tra altezza/peso e percentuale di grasso corporeo.

Se quindi si appartiene al somatotipo ectomorfo e si è alti 170 cm, non sarà possibile mangiare quanto un soggetto di 200 cm appartenente allo stesso morfotipo, poiché il primo punterà a pesare 75 kg con il minor grasso corporeo possibile, mentre il secondo cercherà di arrivare a 115 per ottenere lo stesso rapporto altezza/peso e percentuale di grasso.

Lo stesso vale per l’endomorfo, un soggetto alto 170 cm, da natural può ambire a pesare 75 kg con la minor percentuale di grasso possibile o al massimo 80 kg con qualche kg di grasso in più. Un soggetto di 200 cm, per apparire proporzionato come quello più basso, necessiterà un peso corporeo di 110-115 kg.

La domanda è: un ectomorfo ed un endomorfo alti uguali, dello stesso peso e con la stessa percentuale di adipe, che hanno lo stesso dispendio calorico devono mangiare diversamente?

Quando si calcola il metabolismo basale, i fattori da tener conto sono peso corporeo in massa magra, età, sesso e dispendio energetico per via dell’attività lavorativa e dell’allenamento.

In questi parametri non vi è accenno al somatotipo di appartenenza.

Una kcal è una kcal, la massa di un soggetto determina le kcal che deve assumere per mantenere o incrementare tale massa.

Le differenze possono essere presenti all’inizio del percorso che porta al raggiungimento dell’obiettivo finale, ma una volta che il soggetto lo ha raggiunto (la maggior parte della massa magra si guadagna in tre anni), quanto mangiare dipende dal dispendio energetico della vita quotidiana.

Anche un endomorfo in sovrappeso di 10 kg, in tre anni può ottenere la maggior parte dei guadagni di massa magra e può farlo perdendo grasso allo stesso tempo.

Se siete ectomorfi e pesate 55 kg per 170 cm di altezza e lavorate in ufficio, sappiate che non vi occorreranno 4000 kcal al giorno per raggiungere i 75 kg. Il vostro fabbisogno calorico dovrebbe essere di 2500-3000 kcal.

Allo stesso modo se siete un endomorfo di 85 kg per 170 cm e lavorate sempre in ufficio, probabilmente siete in sovrappeso a causa di un eccesso calorico, quindi potrebbero volerci circa 2500 kcal per farvi perdere grasso e guadagnare muscolo grazie all’allenamento.

Il nocciolo della questione è che l’espressione dell’ectomorfia o dell’endomorfia per verificarsi appieno durante la crescita di un individuo, necessita l’ambiente ideale nello specifico caso.

La mia personale conclusdione è che se si desidera allontanarsi il più possibile dall’orientamento dettato dal proprio patrimonio genetico, è più importante concentrarsi sulla tipologia di obiettivo e non sugli elementi somatici che delineano a quale morfotipo si appartiene.

Di Scilipoti Nino

"IL MEGACICLO
Il PowerBodybuilding in Sicilia”
di Nino Scilipoti. 

In questo manuale vengono espresse in maniera semplice e comprensibile, numerose tecniche e metodologie di allenamento adatte per lo sviluppo della massa e della forza muscolare.