IL RUOLO DELLA FORZA NEL BODYBUILDING

Di recente, mi sono intrattenuto in discussioni sul significato della forza nel bodybuilding.
Partiamo da un assunto: la forza serve.
Funzionale in modo assoluto alle prestazioni del pesista, il culturista la usa (con certe aspettative) per generare tensioni alte e mediamente lunghe.
Se parliamo di crescita muscolare, pare che molti abbiano frainteso il suo ruolo.
Essa non è né causa né conseguenza. Essa è, semplicemente, una capacità che ben coesiste con la massa.
Si tratta di uno strumento. Va accolta, non perseguita. E va saputa gestire. Invece tanti di voi ne fanno il fine senza volerlo.
Prova ne è, il fatto che gli atleti natural sono spesso più forti di quanto sembrino.
Capisco che in assenza di una gran genetica ci si affidi molto al sovraccarico progressivo, ma voi perdete presto la bussola.

METTERE LA FORZA AL SERVIZIO DELL’IPERTROFIA E NON VICEVERSA

Che fate bulk se già pesate (parecchio) più di quello che sembra? Che fate forza se già siete a 100 kg di panca e 200 di stacco, e c’avete 35 di braccio?
Mangiate poco, imparate i mono articolari e rimanete a lungo sulle 4-8 reps. Sarà la volta buona che strapperete un applauso alla platea di una gara.
Ditemi: perché pensate di ottenere un risultato specifico, lavorando in modo a-specifico?
La sintesi di proteine contrattili vuole un lavoro prevalentemente pesante e breve. Si parla di 80-90% del massimale e TUT di 15-20 secondi.
Carichi minori su tempi più lunghi sono utili (e manco a tutti) a coadiuvare il processo, non a scatenarlo.
Non è un caso che per andare in gara con una forma dignitosa, tanti di voi debbano subire ingenti perdite in termini di misure.
Guardate che poi costruisce solo chi è nato predisposto, o chi assume farmaci che risolvano l’errore.
In 6 ripetizioni c’è tutto quello che serve ad un bodybuilder, bisogna solo stabilire quante serie e frequenza di lavoro.
Periodi a 10 ripetizioni sono utili (non formativi). Oltre meglio di no.
Capiamoci, quando dico 6 ripetizioni, sono serie da 15-20 secondi. I 40 secondi potete metterli pure in due colpi, ma sempre lattacido è.
Perciò provate a caricare di più e non dite che il lavoro pesante non fa per voi, finché vi portate il pump dappertutto.

USO SELETTIVO DELLA FORZA, MASSISMO STIMOLO, ZERO SPRECHI

Risparmiarsi, può esser visto (un tempo, anche da me) come una fuga dalle proprie responsabilità di aspirante campione.
Ma il mio dubbio sta nel grado di funzionalità di questa cosa alla sintesi proteica.
C’è una minoranza di avvantaggiati (dotati e/o users) che deve preoccuparsi solo di impegnarsi di più, mentre tutti gli altri hanno bisogno di trovare la via più “economica”. Serve qualcosa che rappresenti uno stimolo e che costi il meno possibile.
Non si può pretendere dalle persone normali, dai più, che tirino al limite del sopportabile e che ne ottengano progressi in termini crescita muscolare. Se va bene, sono pronti per il triathlon.
“Ma Yates metteva tutto nella serie target, e la tirava finché possibile”
Certo, ma ne faceva altre 5 a buffer. Immagino che senza di essa sarebbe stato lo stesso campione che abbiamo visto, magari con tutti i muscoli ancora integri.
Guardate che ricavare l’intensità da una serie a buffer è tutt’altro che comodo. Sicuramente è più arduo che fare gli eroi a bruciore sopraggiunto. Chiunque si sia allenato con me, ha sempre riferito sensazioni di particolare impegno rispetto al passato.
Ditemi: perché pensate di ottenere un risultato specifico, lavorando in modo a-specifico?
Difficile perchè ognuno ha esigenze sue? Io ho detto che è sempilce, mica facile.

Di Massimo Storto


Il segreto della crescita muscolare

Vi hanno fatto credere che solo pochi fortunati possiedono il dono della crescita muscolare. Vi hanno fatto credere che tutti gli altri, allo scopo di ottenerla comunque, sono obbligati al compromesso doping o chissà a quale altro sacrificio. Non è vero!